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giovedì 28 aprile 2011

LASAGNE AL PESTO

innanzi tutto lasciatemi dire che.. HO VINTO.. HO VINTO..
il blog-candy di naso da tartufo l'ho vinto io!!!
e sono strafelicissima perchè questo è il PRIMO che vinco da quando ho iniziato quest'avventura!!!!
GRAZIE BENEDETTA & MARTINA!!!
e ora torniamo con i piedi per terra e parliamo di..

LASAGNE AL PESTO
  Eccoci qua, come anticipatovi l’altro giorno vi posterò la ricetta delle lasagne al pesto.. è un piatto completo e abbastanza sostanzioso, certamente più leggero di quelle tradizionali e più “fresco”, infatti mi piace molto prepararle in primavera quando è ancora gradito accendere il forno, ma non si ha più voglia di mangiare cibi pesanti..
Prima di darvi la ricetta però volevo parlaevi un po’ del suo ingrediente principale? Il BASILICO

O. basilicum
Nomenclatura binomiale Ocimum basilicum
L., 1753 Nomi comuni
basilico comune, erba reale

Il basilico (Ocimum basilicum) è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, normalmente coltivata come pianta aromatica. Per il suo caratteristico e marcato profumo, il basilico è utilizzato largamente nella cucina mediterranea e del Sude-est asiatico.
Originario dell'Asia tropicale, fu coltivato inizialmente in Iran o in India e giunse attraverso il Medio Oriente in Europa, in Italia e nel sud della Francia. Nel XVII secolo iniziò ad essere coltivato anche in Inghilterra e, con le prime spedizioni migratorie, nelle Americhe.
Il nome deriva dal greco βασιλεύς (basileus) "re", e – in latino - basilicum, "reale", per la grande rilevanza conferita a questa erba. Altre interpretazioni etimologiche legano il nome al basilico, che si pensava generato, come gli scorpioni ed altri animali velenosi, da questa pianta
Il basilico è una pianta erbacea annuale alta fino a 50 cm, con foglie opposte, ovali, lanceolate, a volte bollose, di 2-5 centimetri di lunghezza. Il colore delle foglie varia dal verde pallido al verde intenso, oppure è viola o porpora in alcune varietà. I fusti eretti, ramificati, hanno una sezione quadrata come molte delle Lamiaceae, e hanno la tendenza a divenire legnosi e frondosi.
I fiori, bilabiati, piccoli e bianchi hanno la corolla di 5 petali irregolari. Gli stami sono 4 e gialli.
I fiori sono raggruppati in infiorescenze all'ascella delle foglie. I semi sono fini, oblunghi e neri.
La specie è spontanea in Africa, in Asia, in America Centrale e in Sudamerica. Il basilico è coltivato in diversi paesi mediterranei e in Asia, in particolare in Italia, Francia, Egitto, Ungheria, Indonesia, Marocco e negli Stati Uniti (maggior produttore e importatore mondiale), Grecia e Israele.
Ci sono oltre 50 varietà di basilico, che si differenziano per l'aspetto e l'aroma.
  • Basilico genovese (O. basilicum 'Genovese Gigante'), a foglie larghe, può arrivare a 10 cm, ha un aroma di gelsomino, di liquirizia e di limone.
  • Basilico Napoletano a foglia di lattuga, a foglia media dai margini frastagliati, ha un aroma simile al genovese ma leggermente più mentolato.
  • Basilico a piccole foglie (O. minimum), dal gusto che ricorda il limone, diffuso nei mercati, il suo profumo intenso è perfetto per la cucina (soupe au pistou, salse). Probabilmente la varietà ha origini in Cile.
  • Basilico porpora (O. basilicum 'Purple Ruffles), con foglie decorative di color porpora e fiori rosa pallido, ha un aroma dolce ed un po' piccante, si può usare nelle insalate.
  • Basilico tailandese (O. basilicum var. thyrsiflorum 'Siam Queen'), l'aroma delle sue foglie ricorda la menta e il chiodo di garofano, e si utilizza con i frutti di mare e nelle minestre esotiche.
  • Basilico cannella (O. basilicum 'Cinnamon'), chiamato anche Basilico messicano, con un forte profumo di cannella e dai fiori porpora.
  • Basilico fine verde (O. basilicum piccolo), piccole foglie allungate, con un profumo più dolce e meno pungente delle varietà a foglie larghe.
Coltivazione: il basilico necessita di un clima caldo e ben soleggiato, mediterraneo o tropicale, ma si può coltivare anche in paesi temperati, sia in vaso sia in piena terra. Soffre il freddo e non resiste a temperature inferiori ai 10 °C. La pianta richiede almeno cinque ore di sole al giorno. Luglio-agosto è il periodo migliore per la raccolta delle foglie, da conservare poi in congelatore per i mesi successivi. Preferisce un suolo fresco e ben drenato.
Le piante di basilico vanno regolarmente cimate, asportando gli apici vegetativi e i fiori, per consentire una crescita rigogliosa e per allungare il ciclo di vita, che terminerebbe con la fioritura e la conseguente fruttificazione. Sui fusti lasciati a fiorire la crescita delle foglie rallenta e si ferma, il fusto diventa legnoso, cala la produzione dell'olio essenziale. I semi possono tuttavia essere seminati l'anno successivo.
La propagazione per semina si effettua in primavera, verso marzo-aprile. In un clima temperato, la semina va fatta in serra o in vasi mantenuti ad una temperatura di circa 20 °C. Il trapianto in piena terra si può fare quando la temperatura si è sufficientemente alzata e non c'è più pericolo di gelate notturne, quindi tra aprile e maggio a seconda del clima locale.
Come pianta medicinale, le foglie e le sommità fiorite vengono utilizzate per preparare infusi ad azione sedativa, antispastica delle vie digerenti, stomachina e diuretica, antimicrobica, antinfiammatoria. Il basilico è utilizzato anche contro l'indigestione e come vermifugo. Come colluttorio è indicato contro le infiammazioni del cavo orale. L'olio è utilizzato per massaggiare le parti del corpo dolenti o colpite da reumatismi.
In India è utilizzata come trattamento supplementare contro lo stress, l'asma e il diabete.
Il basilico, come altre piante aromatiche quali il finocchio o l'estragone contiene l'estragolo, sostanza che si è rivelata cancerogena e teratogena su ratti e topi. Sebbene gli effetti sugli umani non siano stati studiati, gli esperimenti indicano che è necessaria una sostanza 100-1000 volte superiore a quella cui normalmente entriamo in contatto, affinché essa possa rappresentare un rischio per il cancro.
Il basilico è l'ingrediente base del pesto genovese, salsa tipica della cucina ligure, insieme ai pinoli e all'olio di oliva.
Si utilizza preferibilmente crudo perché non tollera le lunghe cotture che ne fanno rilasciare molecole cancerogene, estragone ed estragolo, e ne attenuano il profumo.
Nelle pietanze calde, va aggiunto appena prima di servirle per conservare un sapore vivo e fresco. In frigorifero si può conservare al massimo per due giorni, bene avvolto in un canovaccio da cucina. Da secco perde completamente il suo profumo, conviene piuttosto congelarlo.
Lo si può pestare in un mortaio per rompere le cellule che contengono l'olio essenziale e per liberare meglio l'aroma.
Il basilico si trova commercializzato in mazzetti, che all'acquisto devono essere turgidi e verdi; può essere anche acquistato in vaso, cosa che ne permette l'utilizzo fino all'autunno.
Il suo olio essenziale è utilizzato per la preparazione di profumi e liquori; dalla distillazione della pianta fresca si ottiene un'essenza contenente eucaliptolo ed eugenolo.
Il basilico era considerato una pianta sacra in quanto lo si riteneva capace di guarire le ferite, come quelle di archibugio; era quindi un ingrediente, insieme ad altre 16 erbe, dell'acqua vulneraria, usata un tempo per applicazioni esterne.
Nelle miniature dei manoscritti del Medioevo, il basilico è il simbolo dell'odio e di Satana. Il folklore ebraico suggerisce che dia forza durante il digiuno. Una leggenda africana sostiene che il basilico protegge contro gli scorpioni.
Il basilico sacro (Ocimum tenuiflorum) è una pianta venerata in molte tradizioni della religione hindu.

A me piace coltivare il basilico sul mio terrazzo.. anzi ora che ci penso, tra un po’ è anche il periodo di seminarlo.. dovrò andare a cercare dei nuovi semi per la mia “collezione” per adesso ho solo quello genovese e il basilico greco, che ha le foglie violette e dentellate e un sapore molto delicato, ma conto di trovare presto quello limoncino e quello a foglie piccolissime..
basilico rosso greco
basilico genovese
E dopo che vi ho raccontato tutte queste cose interessanti sul basilico, posso passare alla ricetta delle lasagne.. che sono semplicissime da fare e veloci!
Premetto che io di solito non preparo la pasta fresca, ma utilizzo quella già pronta, perché mi ci trovo bene ugualmente e perché viene bene lo stesso.. sì lo so.. con quella fatta in casa il risultato è decisamente migliore (ne ho l’esempio con le LASAGNE PERFETTE di Renata, la mamma dell’omo)..
Ingredienti:
per besciamella: ½ litro latte - 2 cucchiai maizena - 50gr burro – sale – noce moscata
un vasetto di pesto – pasta fresca all’uovo – burro – parmigiano grattugiato
Preparazione:
preparare la besciamella facendo sciogliere il burro con la farina in una pentola, mescolando in modo che non si formino grumi, poi aggiungere un poco alla volta il latte, sempre mescolando e portare ad ebollizione, a fuoco basso, finchè la crema non si addensa. Poco prima di spengere il fuoco aggiungere sale e noce moscata a piacere. Lasciare raffreddare alcuni minuti.
Questa è la versione semplificata della besciamella.. ne esistono anche versioni più lunghe e complesse!
In una ciotola versare la besciamella e il pesto ed amalgamare il tutto, aggiungere un po’ di latte se la besciamella risultasse troppo soda.
Su una pirofila da forno mettere alcuni fiocchetti di burro, poi uno strato sottile di besciamella al pesto e posare sopra il primo strato di pasta, poi continuare con un altro strato di besciamella, altra pasta e via di seguito, fino a terminare con uno strato di besciamella.
Mettere sopra una spolverata di parmigiano grattugiato e cuocere in forno a 200°C per 20 minuti circa.
 BUON APPETITO!!!

ma prima di salutarvi.. potreste lasciarmi nei commenti il vostro indirizzo mail?
perchè Rosita, di Puffin in cucina mi ha inviato una mail-catena per ricette e dovrei girarla ad almeno 20 persone.. ma non ho tutti i vostri indirizzi e siccome sono una frana non riesco a trovarli..
GRAZIE!!!

3 commenti:

  1. intanto complimenti,e che bel post ricco di info!!

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  2. Anche io le faccio spesso, sono veramente molto molto buone!!! baci, Olga

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  3. io le adoro...bello il tuo post, si imparano sempre un sacco di cose!!! bacioni e complimneti per la vincita ^_^

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