Lo confesso.. a lavorare a questo menù ho iniziato il mese scorso, un po’ in anticipo lo ammetto, ma tanto io sono così, se non programmo a dovere le cose poi non riesco a stare tranquilla!
E ovviamente è stato rimaneggiato fino alla settimana prima, con aggiunte, cambiamenti, cose tolte, ricette rivisitate e vario.. tutto in funzione dei commensali e della voglia che ho di cucinare.. che ancora non è tornata in perfetta forma, devo dirvelo, però ci stiamo lavorando!
Quindi eccomi qua a raccontarvi le ricette di quello che ho proposto per il pranzo di Pasqua!
Come vi avevo anticipato ho passato il giorno di Pasqua con i miei genitori e i miei nonni a casa di questi ultimi, visto che ormai son un po’ in là con gli anni e non escono più di casa da un sacco di tempo.. a nonna non è parso il vero quando gliel’ho suggerito.. anche se a Natale aveva detto di no per non aver confusione in casa, adesso ha detto subito di sì..
Il menù ve lo avevo già descritto l’altro giorno, ma ve lo riscrivo qua sotto, anche perché venerdì mattina ho deciso di preparare anche lo “sgroppino” cioè una sorta di sorbetto di limone con liquore che si serve tra il primo e il secondo per sgarbarsi, tipico del Veneto (se vi chiedete cosa centra con me che son di Firenze.. centra.. centra.. perché da parte materna son Veneta e questo miscuglio Toscano-Veneto m’è rimasto addosso oltre che nel sangue ^__^)..
ecco come lo definisce Wikipedia:
SGROPPINO
bevanda alcolica molto apprezzata nel Veneto, a base di gelato al limone.
bevanda alcolica molto apprezzata nel Veneto, a base di gelato al limone.
In origine la parola veneta sgropìn indicava il classico sorbetto, senza latte e dal tasso alcolico più basso. Nel tempo l'antica ricetta si trasformò fino a dar luogo all'attuale sgroppino, la cui prima notizia certa risale al 1528. All'epoca era servito nelle tavole aristocratiche per ripulire il palato tra una portata e l'altra. Oggi si consuma normalmente a fine pasto come digestivo o tra il primo e il secondo piatto. A grandi linee, gli ingredienti dello sgroppino sono: gelato al limone e vodka, ed in alcuni casi anche una punta di prosecco o una spolveratina di polvere di caffè.
E dopo questa parentesi culturale, passiamo al menù e alle ricette:
Antipasti
Uova di quaglia sode e benedette (ma si possono mettere tra gli antipasti? O_o)
Cocktail di gamberetti come lo faceva mio papà
Cappesante gratinate come le faceva mia mamma
Polpo e patate saltati in padella
Primo
Risotto al nero di seppie a modo mio
sgroppino
Secondo
Filetti di rombo all’isolana questi li fa proprio mamma
Contorno
Insalatina fresca
Dolci
colomba, uova di cioccolato questi gentilmente offerti dai nonni
Da bere
Prosecco
Praticamente una collaborazione questo pranzo..
ho rispolverato le ricette tipiche e topiche di quando mangiavo e basta, troppo piccola per stare in cucina, ma non troppo per mangiare a quattro palmenti tutto ciò che mi era messo davanti e apprezzare il buon cibo e il buon bere.. di quando anche papà si metteva il grembiule e cucinava lui il pesce per noi e per gli amici.. ed era pure bravo, unica cosa negativa è che lasciava la cucina un concio, usando pentole e pentolini che poi rigorosamente non puliva e toccava a mamma rigovernare.. ma tutto non si può avere no?”
Iniziava andando a fare la spesa e scegliendo personalmente il pesce, poi arrivava in cucina con quel suo fare sornione, io seduta al tavolo a guardare e mamma a tirargli fuori ciò che gli serviva.. preparava con il frullatore questo cocktail di gamberetti facile e veloce e poi si metteva a pulire le seppie, coltello alla mano, con massima attenzione per non rompere la sacca di inchiostro per poi preparare il risotto.. è durata poco la pacchia per mia mamma perché s’è stufato presto (causa anche lo stress da lavoro) e ora tra un po’ non accende neanche l’acqua per la pasta (e meno male che è in pensione adesso), anche se ogni tanto parte con i suoi “vi ricordate quando..” ..
ma intanto all’epoca ci siamo goduti delle belle cenette! Invece mamma quasi ad ogni Natale o festa di famiglia in cui ci fosse il pesce proponeva le “sue” cappesante gratinate.. ora la palla l’ha passata a me perché l’ultima volta le ha bruciate.. sarà che dopo anni a farci da mangiare s’è stufata?
Va beh.. adesso ci penso io a sollazzarvi di cibo dai!
Eh sì.. devo dire che queste ricette mi han riportato un po’ indietro nel tempo.. 20/25 anni fa per l’esattezza.. GRAZIE PAPA’, GRAZIE MAMMA per questi bei ricordi che ogni tanto mi affiorano alla mente.. sono stata una bimba felice anche e soprattutto per merito vostro.. va beh che poi vi ho fatto scontare un’adolescenza infernale e per diventare adulta ne ho sbattute di capocciate contro il muro.. però siamo onesti.. qualche soddisfazione ve l’ho data.. vero??? ^__^
OK! Mi sono persa nei meandri della mia mente.. torniamo a noi che è meglio..
Già dal venerdì mattina mi sono messa con carta e penna a rivedere le ricette, la tempistica e utensili e contenitori da utilizzare, perché se avessi dovuto preparare e servire direttamente sarebbe stato più semplice, invece così mi sembra quasi di preparare un catering.. sarà una bella sfida!!
E anche se preparerò ricette viste e riviste e i commensali sono “soltanto” la mia famiglia, beh.. perché non stupirli con un po’ di effetti speciali?
e con questa scusa utilizzerò gli articoli di ATMOSFERA ITALIANA per il Finger Food in modo da stuzzicare l’appetito a quei due vecchiucci dei miei nonni che si sono così raccomandati “non fare troppe cose, tanto si mangia come uccellini noi!”
e continuare la partecipazione al loro “Giocare con i finger food dish” prima che mi diano per dispersa!
A questo punto la tempistica che ho stabilito è la seguente:
sabato pomeriggio: lesso le uova di quaglia e le coloro (poi le porterò in chiesa a benedire)
lesso i gamberetti
preparo lo sgroppino
domenica mattina: preparo cocktail di gamberetti e in frigo in contenitore ermetico da trasporto
preparo cappesante gratinate e cuocio già nei gusci.. cercare contenitore adatto
cuocio polpo e patate e metto in contenitore ermetico da forno
Quindi alle 12.00 prendo ciotole, ciotolini, contenitori, borsa frigo e tutto l’armamentario (tra cui la busta di riso surgelato da cuocere) e vado a casa dei nonni.. dove in primis apparecchio e sistemo la tavola con i piatti di nonna e il cestino di uova sode benedette proprio al centro, e verso le 12.30 inizierò a disporre gli antipasti nei ciotolini e a decorarli a modo.. poi quando arrivano anche i miei, verso 13, metto su il risotto, scaldo il pesce all’isolana che porta mamma già cotto e iniziamo a mangiare..
Bel programmino mi son fatta vero?
Ed eccoci qua alla tanto sospirata Pasqua!!!
Domenica mi sono alzata di buon mattino, anche se mi sarebbe piaciuto rimanere a letto un altro pochetto con il mio amore, visto che poi fino a sera non lo rivedo.. va beh!
Quindi dopo aver fatto colazione insieme, l’ho cacciato dalla cucina e mi ci sono chiusa dentro con finestra spalancata, ventilatore dalla parte opposta acceso e aspiratore a manetta, in modo che neanche il più piccolo odore potesse uscire da lì e turbare il delicato equilibrio dell’omo, che non sopporta l’odore del pesce e rischia di rovinarsi la giornata se lo sente..
E ora le ricette..
COCKTAIL DI GAMBERETTI COME LO FACEVA MIO PAPA’
Ingredienti:
gamberetti sgusciati – foglie di lattuga – prezzemolo tritato – salsa cocktail di papà
x la salsa cocktail: maionese – ketchup – senape – salsa worcestershire – cognac poco
le dosi non ci sono perché io vado ad occhio quando lo faccio (come faceva papà quando lo guardavo, mai che avesse una ricetta da seguire lui) e a gusto mio che non amo molto si senta la maionese nella salsa per cui ne metto poca.. per una versione più ricca di questa salsa cocktail potete guardare qui.. ma io la panna non ce la metto se no viene troppo carico e non mi piace!
Preparazione:
Lessare i gamberetti in acqua salata per 3 minuti.
Mettere gli ingredienti per la salsa e i gamberetti (tenendone da parte 3 per ogni commensale) nel mixer e frullare fino ad ottenere una crema densa, assaggiare e dosare con salsa worcestershire se vi piace più piccante, oppure con ketchup se la volete più dolce.
Pulire l’insalata e usare le foglie come letto nelle coppette che userete per portare in tavola il cocktail. Sul letto d’insalata versarvi qualche cucchiaiata di cocktail e decorate con i gamberetti interi. Mettere in frigo fino al momento di servire.
In realtà papà usava dei bicchieri da aperitivo (una via di mezzo tra quelli da martini e i flute) e metteva prima due dita di vino bianco frizzante, poi copriva con una foglia di lattuga, stando attento a non far uscire il vino di sopra, quindi vi posava sopra il cocktail di gamberetti e qualche gamberetto intero.. quando si andavano a mangiare il vino si mescolava con il cocktail ed era veramente uno spettacolo!!! Peccato non avere delle foto dell’epoca..
CAPPESANTE GRATINATE COME LE FACEVA MIA MAMMA
Ingredienti:
10 molluschi – cognac – pangrattato – olio extravergine oliva – prezzemolo - sale e pepe
Preparazione:
Anche in questo caso niente dosi.. lo so sarei da picchiare vero? Ma che ci posso fare se son ricette tramandare? Comunque sono andata alla ricerca di una ricetta su internet per trovarvi le dosi.. potete andare a vedere qui!!! Se invece volete una ricetta più “corposa” ne ho vista una qui che potrebbe interessarvi.. e poi non dite che non sono carina ^__^!!
Pulire i molluschi, stando attenti a non staccare il corallo dal corpo.
Posizionare ogni mollusco su una conchiglia (le vendono anche già pulite in pescheria o al banco del pesce al supermercato, come vendono i molluschi sgusciati e già puliti).
In un pentolino riscaldare il cognac con olio, pangrattato e prezzemolo, poi dosare di sale e pepe.
Disporre le conchiglie con i molluschi su una teglia, con un cucchiaio versarvi sopra il composto e cuocere in forno a 180°C per 15 minuti circa, controllando dopo 7 minuti che non si secchino troppo, nel caso aggiungere altro sughetto.
Servire calde!
POLPO & PATATE
Questa ricetta non ve la posso postare per il semplice fatto che.. l’ho preso già pronto, l’ho solo riscaldato in padella e servito.. al massimo posso prendermi il merito di come ho presentato il piatto!! Ma se qualcuno si vuole cimentare in questa preparazione.. potete guardare qui
E dopo avervi sconvolto con questo outing.. passiamo allo sgroppino che è meglio!! Ah, è vero.. prima c’è il primo da preparare.. ops.. me ne stavo dimenticando!
RISOTTO AL NERO DI SEPPIE
Papà comprava le seppie, le puliva togliendo delicatamente la vescica dell’inchiostro, tagliava a pezzettini il corpo, poi lo rosolava nell’olio con un po’ d’aglio e qualche gamberetto, quindi metteva il riso per farlo tostare, ci aggiungeva le vescichette e il brodo di verdure e iniziava la lenta cottura del risotto..
ECCO BRAVO PAPA’! io voglia di pulire seppie non ne ho e mi fa anche un po’ schifo, devo essere sincera, l’odore del pesce crudo mi dà un po’ noia (per cui non è stata una grande tragedia scoprire che all’omo fa schifo proprio tutto il pesce).. perché ho scelto di preparare il risotto al nero di seppie per Pasqua? Facilissimo.. perché nel negozio di surgelati che hanno aperto dietro casa mia ho trovato un mix di riso nero, gamberi, pezzetti di seppie, pomodorini e prezzemolo già pronto e surgelato.. da prendere, versare in una padella capiente con un po’ di olio e cuocere mescolando per 10 minuti, mantecando con un mezzo bicchiere di latte per renderlo cremoso..
FANTASTICO!!! E devo dire che è venuto buonissimo.. da riprendere!!!
Faccio sempre più vergogna? .. pazienza.. d’altra parte secondo voi senza qualche segretuccio come avrei fatto a preparare tutto il pranzo in un periodo in cui non ho voglia di cucinare? Pensateci..
(troppo presa da parenti e pranzo.. mi son scordata di fare le foto al primo e al secondo,, ops!!!)
SGROPPINO
300ml panna – 1 limone succo e scorza – 60gr zucchero semolato – 2 albumi d’uovo
1 bicchierino di vodka – 1 cucchiaio sciroppo di menta
Preparazione:
Di solito io prendo il sorbetto di limone già pronto e ci mischio la vodka, verso in un bicchierino e poi lo decoro con lo sciroppo di menta, ma questa volta ho voluto cimentarmi in una mousse di limone come base.. ma ho dimezzato le dosi sopra riportate per sicurezza!
Sbattere in una ciotola panna, scorza di limone e zucchero finchè non si sono addensati, quindi unire il succo di limone e sbattere ancora fino ad addensare ulteriormente (ma non troppo).
Montare le chiare a neve ed incorporarle al resto.
Versare nei bicchieri e porre in frigo. Prima di servire aggiungere a piacere vodka e sciroppo di menta.
FILETTI DI ROMBO ALL’ISOLANA (questi li ha fatti mamma)
Ingredienti (per 5 persone):
5 filetti di rombo puliti e spellati – 3 patate farinose – 7/8 pomodorini pachino – olive taggiasche - origano – olio extravergine d’oliva - sale e pepe
Preparazione:
Ungere bene una pirofila da forno, volendo si possono mettere anche qualche fiocchetto di burro, se il pesce non è particolarmente grasso.
Pelare e tagliare a fettine sottili le patate, tagliare a fettine i pomodori e le olive.
Adagiare sul fondo uno strato di fettine sottili di patate, poi mettere i pomodori e le olive.
Su questo “letto” posare i filetti di pesce e condire con sale, pepe e origano.
Cuocere in forno a 180°C per 30 minuti al massimo (controllare se i filetti sono cotti e che non si brucino le patate).
Volendo potete usare l’alluminio per fare un cartoccio in cui chiudere patate, pomodori, olive e pesce, in modo da usare meno olio.
Noi usiamo il rombo perché è un pesce senza troppe spine e molto tenero, delicato e saporito, ma anche la trota salmonata o il merluzzo fatti così vengono molto buoni!!!
Ecco.. adesso vi ho raccontato tutto il menù di questa Pasqua 2011.. spero siate satolli e soddisfatti come lo erano i miei commensali domenica!! Ma un angolino per la colomba e le uova di cioccolato ve lo siete lasciato vero? Bravi!!!
un meraviglioso menu'!!
RispondiEliminacaspita, che splendido e ricco menù ^__^ Anche la mia pasqua ha visto un menù a base di pesce ma è stato molto più ristretto. Un bacione, buona settimana
RispondiEliminaHai fatto bene ad anticiparti bravissima tutto meraviglioso!!
RispondiEliminacomplimenti baci Anna
Siete ancora a tavola vero? ;)
RispondiEliminaahah paolè ma quanto hai lavorato!! :D e meno male che avevi bisogno di stimoli!
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